Produttività

Cosa sono gli OKR? Esempio di attuazione in azienda

Sapete cosa sono gli OKR? Esempi di come metterli in pratica in un'azienda per aumentare la produttività e il successo in modo semplice e immediato.

Il team di Slack30 agosto 2024

In un panorama aziendale sempre più dinamico, la necessità di disporre di strumenti efficaci di gestione e di definizione degli obiettivi è diventata imperativa. Tra questi strumenti si annovera l’approccio OKR (Objectives and Key Results), che ha riscosso una certa popolarità come struttura di gestione che promette di guidare il successo aziendale, al punto che realtà come Microsoft lo hanno introdotto tra i loro strumenti di lavoro.

Questo articolo condurrà i lettori nel mondo degli OKR, approfondendone la definizione, il funzionamento, le differenze rispetto ai KPI e spiegando gli OKR esempio dopo esempio, in modo chiaro e conciso, per capirne l’applicazione in varie aree aziendali e i passaggi chiave per utilizzarli in modo efficace.

Cosa sono gli OKR?

Gli OKR, acronimo di Objectives and Key Results (Obiettivi e Risultati Chiave), sono una metodologia di gestione e definizione degli obiettivi che si è diffusa nelle aziende e nelle realtà organizzative. 

In breve, gli OKR sono una metodologia che aiuta le aziende a definire e raggiungere i propri obiettivi attraverso la creazione di traguardi ambiziosi, stabiliti e rivisti regolarmente di solito a cadenza trimestrale, e di risultati chiave misurabili che indicano i progressi compiuti verso tali obiettivi. 

Gli OKR sono costituiti da due parti principali:

  1. Obiettivi (Objectives): rappresentano traguardi ambiziosi e di ampia portata che si vogliono raggiungere all’interno di un’azienda. Devono essere di qualità, stimolanti e allineati con la vision e la mission della realtà in questione.
  2. Risultati chiave (Key Results): sono indicatori specifici e quantificabili che misurano i progressi verso il raggiungimento di un obiettivo. Ogni obiettivo può avere diversi risultati chiave che, nel loro insieme, indicano se esso è stato raggiunto.

Qual è la differenza tra KPI e OKR?

La differenza fondamentale tra KPI e OKR risiede nel loro obiettivo all’interno della gestione aziendale:

  • KPI (Key Performance Indicator): i KPI sono indicatori chiave di performance che misurano le prestazioni di un’azienda, un team o un processo in aree specifiche. Queste metriche quantificabili, espresse come numeri, percentuali o rapporti, indicano il successo o la performance rispetto agli obiettivi aziendali e sono concepite per fornire una chiara misura numerica delle prestazioni in una determinata area.
  • OKR (Objectives and Key Results): gli OKR si concentrano invece sulla definizione di obiettivi specifici e ambiziosi e sui risultati chiave misurabili che indicano il progresso verso di essi. Mentre i KPI misurano le prestazioni, gli OKR sono progettati per ispirare, allineare e guidare i team verso il raggiungimento di obiettivi strategici. 

In pratica, mentre i KPI sono indicatori chiave di performance che misurano le prestazioni in corso, gli OKR sono un quadro strategico che fissa obiettivi ambiziosi e definisce risultati chiave misurabili per guidare le aziende verso il successo nel breve termine. Entrambi svolgono un ruolo cruciale nella gestione delle attività, ciascuno con uno scopo specifico.

OKR, esempi pratici

Di seguito sono riportati alcuni esempi concreti di OKR applicabili a diverse aree aziendali e che possono servire a illustrare il loro funzionamento.

OKR: esempio nel marketing

Obiettivo: aumentare le interazioni sui social media del 30% nel prossimo trimestre.

Risultati chiave:

  1. Aumentare del 20% l’engagement nei post di Instagram.
  2. Aumentare del 25% i commenti ai post di Facebook.
  3. Aumentare del 30% il numero di follower su TikTok.

OKR: esempio in ambito risorse umane

Obiettivo: fidelizzare i talenti all’azienda e ridurre il turnover dei dipendenti del 15%.

Risultati chiave:

  1. Attuare programmi di sviluppo professionale per il 100% del personale.
  2. Migliorare la soddisfazione sul lavoro del 20% secondo i sondaggi interni.
  3. Ridurre il tasso di turnover nei reparti chiave del 10%.

OKR: esempio relativo alle vendite

Obiettivo: aumentare le vendite in un nuovo Paese del 25% nei prossimi sei mesi.

Risultati chiave:

  1. Creare una rete di vendita locale con almeno 10 nuovi rappresentanti.
  2. Raggiungere una quota del 15% del mercato target.
  3. Ottenere una crescita del 30% dei clienti nel nuovo paese.

OKR: Esempio in materia di produzione

Obiettivo: lanciare un nuovo prodotto sul mercato nei prossimi tre mesi.

Risultati chiave:

  1. Completare lo sviluppo del prodotto nei tempi previsti.
  2. Ottenere l’approvazione normativa per la vendita del prodotto.
  3. Raggiungere vendite iniziali di almeno 10.000 unità nel primo mese.

Come introdurre l’OKR in un’azienda?

Il successo dell’attuazione dell’OKR in un’azienda o in un team richiede un approccio attento e una pianificazione strategica. Ecco le fasi per farlo in modo efficace:

  1. Stabilire un obiettivo principale: iniziare identificando un obiettivo principale chiaro e ambizioso, allineato alla vision e alla mission dell’azienda. Questo obiettivo deve ispirare e motivare tutti i livelli della struttura.
  2. Identificare i risultati chiave: scomporre l’obiettivo principale in risultati chiave misurabili. Si tratta di indicatori specifici e quantificabili che riflettono i progressi compiuti verso il raggiungimento dell’obiettivo.
  3. Comprendere le azioni chiave: definire le azioni specifiche che devono essere intraprese per raggiungere ciascun risultato chiave. Si tratta di strategie e tattiche concrete che verranno attuate per raggiungere i risultati attesi.
  4. Comunicare gli OKR al team: la trasparenza e la comunicazione sono fondamentali. Condividi gli OKR in modo chiaro e comprensibile con tutto il team. Assicurati che ognuno comprenda in che modo il suo lavoro contribuirà al raggiungimento degli OKR dell’azienda.
  5. Mettere in atto un sistema di monitoraggio: utilizzare una piattaforma o uno strumento per il monitoraggio e l’aggiornamento regolare degli OKR. Può trattarsi di uno strumento specializzato o semplicemente di fogli di calcolo condivisi. La chiave è garantire che tutti abbiano accesso a informazioni aggiornate.
  6. Stabilire periodi di revisione e valutazione: pianificare revisioni regolari per valutare i progressi degli OKR. Organizzare riunioni trimestrali o periodiche per discutere le prestazioni, identificare le sfide e apportare le modifiche necessarie.
  7. Perfezionare e stabilire nuovi OKR: dopo la revisione, aggiustare e perfezionare gli OKR se necessario. Definire nuovi OKR per il ciclo successivo, assicurandosi che siano allineati con gli obiettivi strategici dell’azienda.

Il successo dell’attuazione dell’OKR richiede impegno, collaborazione e adattabilità. Seguendo questi passaggi e mantenendo un approccio strategico e flessibile, un’azienda può massimizzare il potenziale dell’OKR per raggiungere obiettivi ambiziosi e progredire verso il pieno successo.

OKR, esempio di un grande strumento

In conclusione, gli OKR rappresentano un potente strumento per sbloccare il potenziale di un’azienda. Da non confondere con i KPI, gli OKR si concentrano sul raggiungimento di obiettivi specifici e ambiziosi. Seguendo una procedura chiara per la loro attuazione, le aziende possono sfruttare questo quadro di riferimento per guidare le prestazioni, promuovere l’allineamento dei team e ottenere risultati eccezionali. Con il giusto approccio e buoni esempi, gli OKR diventano uno strumento prezioso per affrontare con successo le sfide dell’ambiente aziendale odierno.

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