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Che cos’è il digital burnout e come prevenirlo in azienda?

Scopri le principali cause del digital burnout e impara come identificarlo negli impiegati e prevenirlo attivamente per preservare il loro benessere

Il team di Slack2 settembre 2024

L’uso eccessivo dei social network, le comunicazioni di lavoro fuori orario e il gran numero di notifiche ricevute sono i principali fattori scatenanti del cosiddetto digital burnout, secondo uno studio di ManpowerGroup, una società di consulenza per la gestione dei talenti. Tuttavia, le cause alla base di questo problema sempre più diffuso sono molto più profonde.

Contro ogni previsione, l’apice del telelavoro ha comportato un passo indietro nel rapporto che le persone hanno con la tecnologia, generando seri problemi di salute mentale che, in molti casi, hanno origine nel digital burnout. In cosa consiste, però, esattamente questo fenomeno, quali sono le sue cause e, soprattutto, cosa possiamo fare come individui e come aziende per prevenirlo ed evitarlo?

Che cos’è il digital burnout?

Il digital burnout in ambito lavorativo è direttamente collegato a una sovrasaturazione dell’uso della tecnologia da parte dei dipendenti. I principali sintomi del cosiddetto logoramento professionale o sindrome da burnout sono il disinteresse, la scarsa efficienza e la stanchezza estrema, ma questo disturbo influisce anche sullo stato d’animo, generando, tra gli altri problemi, insonnia e irritabilità e, in casi estremi, può persino portare a disturbi fisici come conseguenza dello stress.

Principali cause della comparsa del digital burnout

Sia il digital burnout che il professional burnout (quest’ultimo può verificarsi anche al di fuori dell’ambito lavorativo, ma è un disturbo comune presente in innumerevoli uffici) condividono gran parte delle stesse cause. La sovraesposizione ai dispositivi digitali, lo stress costante in cui la società è stata immersa negli ultimi decenni e i problemi individuali sono alcuni dei principali fattori scatenanti del problema, insieme a tutti quelli che seguono:

Rapporto continuo con le tecnologie

Siamo sempre più dipendenti dalle tecnologie e, più in particolare, dagli schermi da cui le gestiamo. Non possiamo negare i vantaggi di questi dispositivi a livello personale e professionale, ma, come per ogni cosa, non è mai consigliabile un loro uso eccessivo. Inoltre, se c’è una cosa caratterizzante è il fatto che convertiamo in abuso l’utilizzo che facciamo dei dispositivi connessi.

Pressione sul lavoro

Un altro fattore che influisce notevolmente sul digital e sul professional burnout è la pressione sofferta nei posti di lavoro. Ci troviamo in un contesto globalizzato in cui il mercato non aspetta nessuno: per essere competitivi bisogna produrre in modo efficiente e questo ci impone di sfruttare al massimo le nostre capacità tecnologiche, ma anche quelle umane. Ciò porta a livelli di stress a volte davvero insopportabili.

Disordine nel lavoro

Il disordine nello svolgimento delle funzioni è un altro aspetto da tenere in considerazione nel logoramento professionale. L’aumento degli spazi digitali ha portato a una diversificazione dei progetti e a una successione di compiti che, a volte, generano cambiamenti semplicemente perché non seguono un ordine logico. In questo caso la responsabilità è condivisa tra manager e dipendenti.

Sovraccarico di compiti

Oltre all’ordine delle attività professionali, è evidente che, come conseguenza dell’aumento dell’efficienza, si sta verificando anche un aumento dei compiti. Ancora una volta ci troviamo di fronte a quegli eccessi che finiscono per saturare i dipendenti al punto da diventare controproducenti al momento di raggiungere l’efficienza produttiva desiderata.

Problemi personali

Si è sempre detto che i problemi personali non dovrebbero essere portati sul luogo di lavoro. Questa, però, è un’utopia che disumanizza i dipendenti e li equipara a delle macchine. La salute mentale è un fattore determinante nella vita di ogni individuo e, naturalmente, influisce sulle sue prestazioni professionali, per questo è importante iniziare a prendersene cura fin dall’ambito lavorativo.

Isolamento professionale

Il digital burnout è anche una conseguenza dell’isolamento dal nostro ambiente che può derivare dalla tecnologia, da un punto di vista personale e professionale. Non possiamo negare che gli uomini sono animali sociali e che le nostre mancanze in questo senso possono avere su di noi un impatto a livello psicologico. Quindi, perché non posare gli schermi per un momento e lavorare faccia a faccia?

Uso improprio della tecnologia nel tempo libero

Un aspetto fondamentale che dobbiamo comprendere di questo problema risiede nelle responsabilità e nei ruoli che vengono svolti da ciascuna posizione. In altre parole, non possiamo incolpare solo le aziende per l’aumento del digital burnout quando passiamo la maggior parte del nostro tempo libero di fronte a degli schermi. Anche al di fuori dell’ambiente lavorativo è dannoso abusare della tecnologia.

Consigli per evitare il digital burnout

Se consideriamo tutte queste cause, sembra semplice intuire gli atteggiamenti e le azioni maggiormente raccomandabili quando si tratta di prevenire ed evitare il digital burnout. Tuttavia, il ritmo di vita attuale, sia all’interno che all’esterno degli uffici, non sempre ci permette di allontanarci dalla tecnologia e dagli schermi. Diamo un’occhiata ad alcune raccomandazioni su come farlo:

Limitare l’utilizzo delle tecnologie in tutti gli ambiti

Come già detto, siamo diventati una società totalmente dipendente dalla tecnologia, ma questo non significa che dobbiamo rimanere in costante contatto con essa. Fortunatamente, i dispositivi intelligenti stanno diventando sempre più indipendenti, consentendoci di allontanarci da essi e di mantenerli in funzione. Ciò permette di fare una pausa quando siamo al lavoro… e anche quando siamo al di fuori di esso; sta a ciascuno di noi approfittarne.

Portare a termine azioni di persona e lontano dagli schermi

Se è vero che l’utilizzo di dispositivi digitali ha moltiplicato in modo significativo l’efficienza produttiva in tutte le aziende in cui questi sono stati implementati, è consigliabile analizzare quali azioni e quali compiti potrebbero essere portati a termine lontano dagli schermi senza perdere efficienza. Una volta individuati, metterli in pratica lontano dalla tecnologia può servire a prevenire il digital burnout.

Modificare le impostazioni dei dispositivi intelligenti

Le notifiche sui dispositivi intelligenti sono diventate una parte essenziale della nostra vita, sia personale che professionale. Adattarle alle nostre reali esigenze è un buon esempio di come utilizzare la tecnologia a nostro vantaggio per tenerci momentaneamente lontani da essa. Esistono anche diversi strumenti di blocco e di controllo dell’utilizzo che, in molti casi, sono fortemente raccomandati.

Rispettare degli orari

Probabilmente avrete sentito parlare mille volte dell’importanza degli orari nell’uso degli schermi. Sembra ovvio, ma a ben vedere è una richiesta che facciamo ai bambini più piccoli e che noi adulti non rispettiamo affatto. Anche in questo caso, questa raccomandazione è completamente applicabile alla vita personale e professionale: è fondamentale stabilire dei limiti di tempo nell’utilizzo della tecnologia.

Spiegare i limiti nell’utilizzo degli strumenti digitali

In questo caso parliamo di una raccomandazione rivolta principalmente alle organizzazioni. Una volta assunta l’importanza di limitare l’uso della tecnologia negli spazi professionali, è importante metterla a verbale e spiegarla in modo chiaro ai dipendenti, per far comprendere loro il motivo di queste dinamiche e il modo in cui metterle in pratica.

Stabilire momenti di riposo che non vanno evitati

Quando parliamo di ridurre l’uso dei dispositivi elettronici in ambito lavorativo, la misura più efficace sarà sempre quella di stabilire tempi specifici e obbligatori per il riposo lontano dalla tecnologia. Quando questo viene applicato in tutti i contesti di vita dell’individuo, soprattutto quelli personali e professionali, diventa praticamente impossibile soffrire di episodi di digital burnout.

Prestare attenzione per individuare precocemente il problema

Infine, se le raccomandazioni relative alla prevenzione non sono state messe in pratica in modo corretto o non sono state sufficientemente efficaci, esiste sempre la possibilità di individuare la sindrome da burnout nelle sue fasi iniziali. Come per qualsiasi altro problema di salute mentale, quanto più precocemente viene individuato, tanto più rapido, facile e probabile sarà il suo miglioramento.

Perché è importante prevenire il digital burnout?

Le conseguenze del digital burnout non sono vissute solo dall’individuo che ne soffre, che è ovviamente l’aspetto più rilevante; si tratta invece di un disturbo che colpisce anche l’ambiente in cui il singolo si muove, le sue relazioni personali e professionali. È superfluo dire che in questi casi le prestazioni professionali diminuiscono del tutto ed è per questo che la prevenzione del problema deve essere responsabilità di tutti gli attori coinvolti.

La responsabilità delle aziende nella prevenzione del digitale burnout

Come possono le aziende affrontare il digital burnout? È davvero possibile arginare un problema che va oltre gli impianti fisici dell’azienda? Probabilmente non possiamo ridurre la responsabilità al solo ambito professionale, ma si possono porre dei limiti sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione: se il lavoro a distanza è possibile, lo è anche la riduzione di questo disturbo.

Definizione degli orari

Proprio nel lavoro a distanza è molto facile che si verifichino situazioni in cui si perde completamente la misura del tempo. Offrire una flessibilità in termini di orari ai dipendenti è molto positivo, ma questo non significa aggiungere altre ore alla giornata lavorativa, né tantomeno permettere a un dipendente di farlo per proprio conto: è fondamentale che ci siano barriere temporali chiaramente delimitate.

Svolgimento di attività offline

La digitalizzazione delle aziende è assolutamente essenziale per la loro sopravvivenza, ma ci sono sempre alcuni compiti che possono essere svolti lontano dallo schermo senza che vada persa la loro efficienza. In questo senso, è responsabilità delle aziende incoraggiare ed esigere che alcune azioni vengano svolte offline.

Promozione di un ambiente sereno nei team

Sebbene il digital burnout sia attribuito principalmente all’uso eccessivo della tecnologia, come è logico, anche i fattori ambientali influiscono fortemente sul problema. Incoraggiare unatmosfera serena tra i dipendenti porterà a benessere personale, così come promuovere contesti che favoriscono la comunicazione al di là dei dispositivi elettronici.

Limitazione delle comunicazioni al di fuori del lavoro

Se riportiamo il focus sul telelavoro, è facile pensare a un manager che contatta i suoi dipendenti. Tutto ciò è perfettamente normale, naturalmente, a patto che vengano rispettati degli orari. Infatti, se parliamo di lavoro in presenza, le comunicazioni professionali dovrebbero essere strettamente limitate a quelle in presenza, mentre quelle esterne non dovrebbero mai avvenire.

Incorporazione di strumenti digitali efficienti

A livello di lavoro con dispositivi elettronici, poiché come aziende non abbiamo scelta, è bene fare ricorso agli strumenti più efficienti sul mercato in modo da poterne ridurre l’uso. Se, allo stesso tempo, cerchiamo di unificare tutte le applicazioni possibili su un’unica piattaforma, il successo è assicurato: maggiore efficienza e meno tempo dedicato alla tecnologia.

Come evitare il digital burnout grazie alla tecnologia

Anche se può sembrare contraddittorio, una delle misure che sta funzionando meglio nella lotta al digital burnout all’interno delle organizzazioni è l’inserimento di alcune tecnologie. Si tratta di scegliere strumenti digitali efficienti che richiedano un tempo di interazione minimo e che includano possibilità che vanno oltre quelle esclusivamente lavorative.

A questo proposito, Slack risulta utile per diversi motivi: in primo luogo, riunisce una serie di strumenti di uso quotidiano in un’unica postazione. Ciò evita di perdere tempo davanti a uno schermo. In secondo luogo, consente una comunicazione efficace ed efficiente tra i team e, infine, offre innumerevoli possibilità al momento di dare vita a conversazioni al di fuori del mondo del lavoro, rendendolo così uno spazio in cui scambiarsi idee in modo amichevole e libero da pressioni lavorative.

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