Anche prima che la pandemia accelerasse i tempi, la flessibilità lavorativa era una parte importante dei dibattiti nel mondo del lavoro, soprattutto per i millennial della forza lavoro. Secondo diversi sondaggi Gallup precedenti alla pandemia, era già noto che i millennial presentavano il più alto turnover, il minor coinvolgimento e il più basso benessere complessivo sul lavoro. Molte aziende ritenevano che la flessibilità lavorativa fosse la soluzione, ma erano riluttanti a cambiare.
Con le difficoltà legate al Covid-19, le aziende non hanno avuto scelta se non quella di passare alle operazioni a distanza. Le cose sono andate meglio di quanto ci si aspettasse, tanto che l’83% dei datori di lavoro e il 71% dei lavoratori hanno dichiarato che la transizione è avvenuta con successo in un sondaggio del 2021 di PwC. Secondo un sondaggio Mercer, la flessibilità lavorativa è destinata a perdurare: più di tre quarti dei dipendenti lavorano da remoto e quasi la metà delle aziende offre turni più flessibili. I datori di lavoro riferiscono che il futuro porterà un modello più ibrido, con almeno il 25% dei lavoratori che continueranno a lavorare da remoto.
La flessibilità non si limita a consentire ai dipendenti di lavorare da remoto, ma può anche prevedere orari flessibili, collaborazione asincrona e settimane lavorative compresse. Che si offra una o più opzioni, imparare ad adottare la flessibilità può contribuire ad aumentare la produttività e il coinvolgimento dei lavoratori nel lungo periodo.
Perché adottare la flessibilità lavorativa?
Siamo ancora nella fase delle Grandi Dimissioni, che vedono i lavoratori lasciare i loro datori di lavoro a un ritmo senza precedenti. Secondo un sondaggio del 2021 di Explorance, una delle ragioni principali è che i dipendenti ritengono che il loro feedback non venga preso sul serio o che non porti a un reale cambiamento.
I lavoratori chiedono da tempo maggiore flessibilità e adesso si impegnano più che mai per ottenerla. Infatti, il sondaggio Mercer mostra che più della metà dei dipendenti vuole lavorare da remoto almeno tre giorni alla settimana, mentre il 29% spera di lavorare da remoto a tempo pieno. Per attirare e trattenere i migliori talenti, devi trovare il modo di adottare la flessibilità lavorativa.
Come adottare la flessibilità lavorativa
Non basta decidere di offrire opzioni di lavoro flessibili. Per avere successo, devi creare in modo proattivo un piano per la flessibilità, comunicarlo efficacemente a tutto il tuo team e monitorare i risultati. Riportiamo di seguito alcuni suggerimenti per un’implementazione di successo.
- Raccogliere feedback. I tuoi dipendenti sono individui con esigenze uniche e ogni reparto ha i suoi punti di forza e le sue difficoltà. Parla con le persone a tutti i livelli, dai manager ai lavoratori in prima linea. Scopri le opzioni di flessibilità che desiderano e i problemi riscontrati nell’implementarle nei loro reparti.
- Ripensare come si misura il successo. La flessibilità sul lavoro si traduce in una ricalibrazione del concetto di successo. Concentrati sui risultati piuttosto che sulle ore di lavoro.
- Creare sistemi di controllo. La flessibilità lavorativa impone la rinuncia ad alcuni dei vecchi metodi utilizzati per controllare i progetti. Non sarà più possibile andare in giro per le scrivanie e chiedere ai dipendenti a cosa stanno lavorando; dovrai avere fiducia nella loro produttività e aspettare i risultati. Tuttavia, puoi creare dei sistemi di controllo che ti aiutino a monitorare i progressi, ad esempio richiedendo report di gruppo ogni venerdì.
- Creare una struttura di supporto. Alcune persone si adattano facilmente ai cambiamenti, mentre altre impiegano più tempo per ambientarsi. Assicurati che ogni dipendente sappia a chi rivolgersi in caso di domande o dubbi. Durante i primi giorni, chiedi aggiornamenti regolarmente e in modo proattivo. Se i lavoratori hanno bisogno di qualcosa da te, fai del tuo meglio per andargli incontro e agevolare questa transizione verso un lavoro più flessibile.
- Offrire un’esperienza speciale in ufficio. Se imponi o permetti ai dipendenti di recarsi in ufficio, anche occasionalmente, rendila un’esperienza speciale. Non chiedere ai lavoratori di entrare e sedersi in un cubicolo per partecipare a riunioni virtuali. Crea invece uno spazio per la collaborazione a distanza, offri spuntini gratuiti e rendi l’ambiente più accogliente con colori caldi, tessuti morbidi e aree di incontro confortevoli che permettano la distanza sociale.
- Sfruttare al meglio la collaborazione da remoto. Sia che il team lavori completamente da remoto o in modalità ibrida, assicurati di offrire gli strumenti necessari per garantire il successo. A seconda della mansione svolta, i dipendenti potrebbero aver bisogno di software per videoconferenze, strumenti per la condivisione di documenti e altre tecnologie di collaborazione. Prendi in considerazione l’utilizzo di una piattaforma di collaborazione personalizzabile come Slack per garantire una comunicazione efficace e tenere tutti in carreggiata.
Il punto della situazione
La flessibilità lavorativa è una realtà ormai consolidata e le aziende più intelligenti stanno iniziando ad adottarla. Un approccio proattivo, una comunicazione efficace e gli strumenti giusti possono aiutare i membri del tuo team flessibile a sentirsi partecipi, indipendentemente dal luogo o dal momento in cui svolgono il loro lavoro.